Auto, in Cina produzione record a 30 milioni grazie all’export (+58%)

Sulle esportazioni ha pesato il mercato russo. I veicoli a batteria salgono al 24% delle immatricolazioni in Cina nel 2023, rispetto al 12% del 2021
La produzione automobilistica cinese ha stabilito un record nel 2023, grazie all’aumento delle esportazioni di veicoli elettrici e alle spedizioni in Russia che hanno colmato il vuoto creato dall’uscita dei produttori occidentali.
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Sulle esportazioni ha pesato il mercato russo. I veicoli a batteria salgono al 24% delle immatricolazioni in Cina nel 2023, rispetto al 12% del 2021

La produzione automobilistica cinese ha stabilito un record nel 2023, grazie all’aumento delle esportazioni di veicoli elettrici e alle spedizioni in Russia che hanno colmato il vuoto creato dall’uscita dei produttori occidentali.

Lo scorso anno le case automobilistiche del Dragone hanno prodotto 30,16 milioni di veicoli (contro i 27,02 milioni del 2022) , secondo i dati della China Association of Automobile Manufacturers (Caam), superando i precedenti record stabiliti nel 2017. Le esportazioni sono aumentate del 58% a 5 milioni di unità, sancendo il sorpasso sul Giappone fermo a 4,3.

Eppure il 2023 era iniziato con una frenata delle immatricolazioni, in Cina. «Gli sconti sui prezzi hanno avuto un impatto sul mercato e la ripresa del consumo di auto è in corso», ha commentato Chen Shihua, vice segretario generale della Caam. «Verso la fine dell’anno il mercato dell’auto si è comportato meglio del previsto e i volumi di produzione e di vendita hanno segnato i record», ha dichiarato Chen.

La Russia, come si diceva, è stata la prima destinazione per le esportazioni di auto cinesi nel 2023, ricevendo più di 841mila veicoli nei primi 11 mesi dell’anno, oltre il doppio di quelli inviati al Messico, secondo classificato. Le case automobilistiche cinesi hanno approfittato dell’abbandono del mercato russo da parte di grandi gruppi come Volkswagen e Toyota, in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia all’inizio del 2022.

 

SAIC Motor, colosso di Stato, resta il più grande esportatore, mentre Chery ha conquistato il secondo posto, proprio grazie alle consegne in Russia. Il primo gruppo privato, Geely, e Changan seguono al terzo e quarto posto, sempre secondo Caam.

L’associazione dei costruttori non fornisce una ripartizione per i veicoli elettrici, ma i dati pubblicati all’inizio di questa settimana dalla China Passenger Car Association (Cpca) hanno mostrato che gli Ev a batteria rappresentano il 24% delle nuove immatricolazioni in Cina nel 2023, rispetto al 12% del 2021. Includendo gli ibridi, la quota dei veicoli a nuova energia (elettriche a batteria e ibride plug-in) sul totale delle vendite ha raggiunto il 36% lo scorso anno.

La Tesla Model Y è stata la vettura elettrica più venduta in Cina lo scorso anno, con 646.800 unità, seguita dalla berlina BYD Song con 428.600 unità, secondo Cpca.

In un rapporto del mese scorso, Fitch Ratings ha dichiarato di prevedere che la quota dei veicoli a nuova energia, compresi gli ibridi, sulle vendite totali salirà al 42%-45% nel 2024. Ha inoltre previsto che le esportazioni cresceranno del 20-30% quest’anno.

L’Unione Europea, preoccupata per l’aumento delle importazioni dalla Cina, ha aperto l’anno scorso un’indagine commerciale sui sussidi cinesi ai veicoli elettrici. L’indagine è in corso.

Intanto la BYD Explorer No. 1, maxi cargo in grado di trasportare 7mila auto (nella foto), è diretta in Europa dopo aver fatto tappa nel porto cinese di Yantai. La nave è gestita da Zodiac Maritime e viene affittata a BYD, secondo un post su WeChat di China International Marine Containers Group, che l’ha costruita. Il progetto è stato avviato a inizio 2023 e prevede la realizzazione di dieci esemplari della lunghezza di 199,9 metri, larghezza di 38 metri, pescaggio di 9 metri e velocità di 18,5 nodi (34,3 km/h). La propulsione è a Lng (gas naturale), per ridurre l’impatto ambientale delle auto anche nelle fasi di produzione e distribuzione.

Fonte il Sole 24 Ore

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3 comments

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